Mia zia vive in campagna e possiede un albero di giuggiole: ieri sono andato a coglierle ed oggi me ne sono fatto una scorpacciata a pranzo.
Le giuggiole (chiamate anche datteri cinesi) sono i piccoli frutti marroncini di un albero appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae: fate attenzione perché i rami del giuggiolo sono spinosi come le rose!
I frutti sono dapprima duri, poi verso settembre/ottobre incominciano a diventare molli e raggrinziti. A seconda delle condizioni meteorologiche e della varietà (ne esistono ben 400), le giuggiole possono cadere a terra da sole oppure rimanere attaccate ai rami. Forse vi sarà capitato di vedere, ancora nel mese di novembre o dicembre, questo alberello o arbusto completamente spoglio, con rametti sottili adornati da tante palline oblunghe simili a datteri rinsecchiti. Se vi capita di vederne uno domandate gentilmente al proprietario di poter coglierne i frutti: state pur certi che non farà storie, poiché di solito i contadini disdegnano questo frutto.
In commercio le giuggiole si trovano raramente e sono sempre immature. Le giuggiole immature hanno un sapore acidulo e una consistenza croccante, mentre le giuggiole mature hanno un sapore dolcissimo, una consistenza mucillaginosa e sono un po' laboriose da spolpare in bocca: dedicando loro un po' di tempo e molta pazienza sarete ricompensati da una dolcezza ed un aroma incomparabili. Se avete a disposizione solo giuggiole dure, potete provare a lasciarle maturare qualche giorno, ma non sempre funziona, e in ogni caso il risultato è deludente se confrontato con giuggiole maturate sull'albero. I frutti possono essere mangiati, dopo accurata pulitura, anche nel caso in cui siano già caduti a terra da soli: è necessario però controllare che non siano rimasti a terra per troppo tempo, poiché la pioggia, il sole et il gelo potrebbero averli danneggiati. Le giuggiole mature devono essere conservate rigorosamente in frigorifero, poiché a temperatura ambiente il frutto tende a fermentare molto rapidamente, soprattutto se la buccia riporta delle fenditure.
Come molti altri tipi di alberi da frutto abbandonati, anche il giuggiolo non riveste più molta importanza nelle campagne, tanto che è sempre più difficile trovarne uno, sebbene rimanga sempre un bellissimo alberello ornamentale. Il mio consiglio è quello di andare in campagna e di chiedere ai contadini se conoscono qualcuno che ne possiede ancora uno: farete la figura degli strambi, ma almeno avrete la possibilità di gustare questo frutto maturo sull'albero. Se volete seguire questo consiglio, accertatevi che il contadino abbia capito di che frutto state parlando, poiché nelle campagne la giuggiola è conosciuta esclusivamente con nomi dialettali che variano da regione a regione (Calabria: zinzuli, zinzu, juime - Emilia-Romagna: zezal; Friuli-Venezia-Giulia: ciuciul - Lazio: gnegnera - Liguria: zizzoa - Lombardia: zëøbia - Marche: jujimi, jujle - Puglia (Salento): ciciula - Sardegna settentrionale: singialu o singalu - Sardegna meridionale: Zizzu - Sicilia: zinzulu - Toscana: giuggiola - Umbria: genzola - Veneto: zizola o zìnzola).
Se state pensando ad un albero da piantare nel vostro giardino, il giuggiolo può fare la caso vostro, anche se abitate in regioni molto fredde. Due curiosità:
- dieci giuggiole contengono la vitamina C di due arance.
- le giuggiole contengono la zizifina, una sostanza che inibisce la percezione del sapore dolce, quindi se dopo le giuggiole si mangiano altri frutti il loro sapore potrebbe sembrare molto deludente.
- nei paesi tropicali si trovano due frutti simili alle nostre giuggiole: il Ber et l'Ovenia.
Se avete altre informazioni utili o aneddoti interessanti sulle giuggiole, scrivete un commento.
In commercio le giuggiole si trovano raramente e sono sempre immature. Le giuggiole immature hanno un sapore acidulo e una consistenza croccante, mentre le giuggiole mature hanno un sapore dolcissimo, una consistenza mucillaginosa e sono un po' laboriose da spolpare in bocca: dedicando loro un po' di tempo e molta pazienza sarete ricompensati da una dolcezza ed un aroma incomparabili. Se avete a disposizione solo giuggiole dure, potete provare a lasciarle maturare qualche giorno, ma non sempre funziona, e in ogni caso il risultato è deludente se confrontato con giuggiole maturate sull'albero. I frutti possono essere mangiati, dopo accurata pulitura, anche nel caso in cui siano già caduti a terra da soli: è necessario però controllare che non siano rimasti a terra per troppo tempo, poiché la pioggia, il sole et il gelo potrebbero averli danneggiati. Le giuggiole mature devono essere conservate rigorosamente in frigorifero, poiché a temperatura ambiente il frutto tende a fermentare molto rapidamente, soprattutto se la buccia riporta delle fenditure.
Come molti altri tipi di alberi da frutto abbandonati, anche il giuggiolo non riveste più molta importanza nelle campagne, tanto che è sempre più difficile trovarne uno, sebbene rimanga sempre un bellissimo alberello ornamentale. Il mio consiglio è quello di andare in campagna e di chiedere ai contadini se conoscono qualcuno che ne possiede ancora uno: farete la figura degli strambi, ma almeno avrete la possibilità di gustare questo frutto maturo sull'albero. Se volete seguire questo consiglio, accertatevi che il contadino abbia capito di che frutto state parlando, poiché nelle campagne la giuggiola è conosciuta esclusivamente con nomi dialettali che variano da regione a regione (Calabria: zinzuli, zinzu, juime - Emilia-Romagna: zezal; Friuli-Venezia-Giulia: ciuciul - Lazio: gnegnera - Liguria: zizzoa - Lombardia: zëøbia - Marche: jujimi, jujle - Puglia (Salento): ciciula - Sardegna settentrionale: singialu o singalu - Sardegna meridionale: Zizzu - Sicilia: zinzulu - Toscana: giuggiola - Umbria: genzola - Veneto: zizola o zìnzola).
Se state pensando ad un albero da piantare nel vostro giardino, il giuggiolo può fare la caso vostro, anche se abitate in regioni molto fredde. Due curiosità:
- dieci giuggiole contengono la vitamina C di due arance.
- le giuggiole contengono la zizifina, una sostanza che inibisce la percezione del sapore dolce, quindi se dopo le giuggiole si mangiano altri frutti il loro sapore potrebbe sembrare molto deludente.
- nei paesi tropicali si trovano due frutti simili alle nostre giuggiole: il Ber et l'Ovenia.
Se avete altre informazioni utili o aneddoti interessanti sulle giuggiole, scrivete un commento.
Molto interessante ed utile
RispondiEliminamangiatore di serpenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaDalle mie parti nel Campidano li chiamiamo sisu, e quando erano piccola venivano raccolti, messi in forno caldo per evitare che fermentassero e conservati per l'inverno
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