Oggi vi parlerò di un argomento che mi sta molto a cuore: l'Yi King.
Prima di tutto alcune informazioni generali: l'Yi King, altrimenti chiamato I Ching o Libro dei Cambiamenti, è uno dei testi cinesi più antichi. La trascrizione più antica ancora esistente risale al terzo secolo a.C., ma tradizionalmente la sua creazione viene fatta risalire ad uno dei primi leggendari sovrani cinesi, cioè a 2800 anni a.C.. L'Yi King contiene un sistema di divinazione paragonabile alla geomanzia occidentale.
Capisco che queste informazioni potrebbero essere considerate completamente irrilevanti, in quanto non tutti hanno lo stesso concetto di Storia e soprattutto non tutti le danno la stessa importanza. La civiltà umana, tanto quella occidentale quanto quella orientale, ha prodotto risultati che possono apparentemente essere considerati lodevoli (il benessere, i diritti civili, la tecnologia...), come anche risultati che possono apparentemente essere considerati biasimevoli (l'intolleranza religiosa, la morale repressiva, il materialismo...). Suppongo che alla maggior parte di voi viene l'urticaria solamente a sentire la parola "religione": come posso quindi pretendere di riuscire a farvi prendere in considerazione un libro diventato oggetto di quella che potrebbe essere definita "religione popolare", al pari della New Age, dell'astrologia, della Wicca o della...smorfia napoletana? "Mission impossible" direte voi, ma io voglio tentare lo stesso.
Lo faccio ponendo alcune domande.
1) La fede che l'Yi King esige è una fede religiosa, messianica e irrazionale? Oppure è una fede cartesiana, una fede in se stessi, che si basa sulla sola volontà?
2) L'Yi King applica le tecniche ciarlatanesche abituali degli indovini e dei mentalisti? Oppure dispone di un'autentica potenza di predizione?
3) L'Yi King ha forse un intelletto infinito? E che senso ha rinunciare ad agire per consultare un oracolo?
Vorrei provare insieme a voi a trovare delle risposte, o almeno a fare un po' di chiarezza, e per fare questo propongo di aiutarci con un film che io amo moltissimo: Matrix.
Suppongo che tutti l'abbiate visto, e invito a rivederlo coloro che non l'hanno ancora visto e coloro che non se lo ricordano bene.
Una delle figure chiave della trilogia di Matrix è l'Oracolo, un personaggio femminile che viene più volte consultato per aiutare i protagonisti del film in questioni di vitale importanza.
Nel primo dei tre film il protagonista Neo si reca per la prima volta dall'Oracolo, il quale dovrebbe stabilire se lui è davvero l'Eletto, cioè colui che salverà l'Umanità.
Riporto il dialogo tra l'Oracolo e Neo:
- N) Lei è l'Oracolo?
- O) Azzeccato! Non sono proprio come te l'aspettavi, vero?
Accomodati... e non ti preoccupare per il vaso.
- N) Quale vaso?
(in quel momento Neo si volta per vedere di quale vaso stia parlando e inavvertitamente, sfiorandolo col braccio, fa cadere a terra il vaso di fiori posto sul mobile dietro di lui)
- O) Quel vaso!
- N) Mi...mi dispiace...
- O) Ti ho detto di non preoccuparti, lo farò riparare da uno dei miei bambini.
- N) Ma... come lo sapeva?
- O) Ohhh, e scommetto che il prossimo pensiero che ti verrà in testa sarà: "L'avrei rotto ugualmente se non avesse detto nulla?"
Cerchiamo di dare un'interpretazione a queste poche battute, sostituendo l'Yi King all'Oracolo di Matrix.
E' legittimo avere il dubbio sulla natura delle predizioni dell'Yi King, cioè sulla sua potenza di oracolo. L'Yi King predice forse il futuro perché il futuro è impossibile da modificare, è cioè un destino immutabile? Oppure è proprio l'Yi King ad influenzare il futuro predicendolo? E il problema della fede sorge spontaneo: se si dice di credere all'Yi King, lo si fa per delle buone ragioni? O ci si sta costruendo da soli le prove che ci aspettiamo?
- O) Credi nel destino, Neo?
- N) No.
- O) E perché?
- N) Perché non mi piace l'idea di non avere il controllo della mia vita.
Questo tipo di fede è dichiaratamente cartesiana. Ma siamo sicuri di avere veramente il controllo della nostra vita?
- O) Tu sai perché Morpheus ti ha portato da me. Quindi? Cosa ne pensi? Pensi di essere l'Eletto?
- N) Onestamente, non lo so.
(l'Oracolo indica a Neo la scritta sopra la soglia della porta)
- O) Sai che cosa c'è scritto? E' latino. Vuol dire "Conosci te stesso".
Ti voglio confidare un segreto. Essere l'Eletto è come essere innamorato. Nessuno può dirti che sei innamorato, tu semplicemente lo sai, ne sei completamente permeato, fin nel midollo delle ossa.
Adesso fatti dare un occhiata. Apri la bocca, di' "Ahhh"
(l'Oracolo esamina la gola, gli occhi, le orecchie e le mani di Neo)
Mhhhh, è interessante, ma... tu sai già quello che sto per dire...
- N) Non sono l'Eletto, vero?
- O) Mi dispiace ragazzo. Il dono ce l'hai, ma è come se tu stessi aspettando qualcosa...
- N) Che cosa?
- O) La tua prossima vita forse, chi lo sa! Queste cose vanno sempre così.
Di quale dono sta parlando l'Oracolo? Della libertà. Aspettare di usare la propria libertà significa perdersi nell'irresolutezza. Il male peggiore è l'esitazione, mentre il positivo è rappresentato dallo scegliere: la scelta ci libera. Il fatto stesso che Neo si sottoponga a questo ridicolo esame medico è espressione della sua irresolutezza.
Utilizzare l'Yi King non vuol dire limitarsi a spiare se stessi cercando dentro di sé i segni di ciò che siamo, perché ciò significherebbe rinunciare a volere e a inventare la nostra vita. Quando cerchiamo dei segni ne troviamo sempre, perché spiare i segni non significa soltanto potenziarli, ma anche crearli. La potenza della nostra mente è tale da far esistere ciò in cui si crede. Si fa nascere ciò che si teme.
Che cosa vuol dire esattamente "conosci te stesso"? Conoscersi fisicamente e psicologicamente? Indagarsi ed osservarsi nei minimi dettagli per esplorare ciò di cui la natura ci ha fornito? No, il contrario di tutto ciò: ci si conosce tramite la mediazione delle idee che condividiamo con tutti. La cosa che abbiamo maggiormente in comune con gli altri e che è uguale per tutti gli esseri umani, è la volontà. "Conosci te stesso" vuol dire "Riconosci la tua libertà", l'Yi King dovrebbe essere utilizzato come mezzo per diventare consapevoli della nostra infinita capacità di volere.
(fine prima parte)
E usare i metodi di divinazione per fare chiarezza in sé stessi per il momento presente, aiutando a riconoscere tra le convinzioni dell'ego e le spinte del sé...?
RispondiEliminaCiao. Chiarisci meglio il tuo pensiero. Cosa intendi per "spinte del sé"?
RispondiEliminaa quando la seconda parte? ^_^
RispondiEliminaaspettavo giusto che qualcuno me lo chiedesse: ti accontento il prima possibile.
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