giovedì 15 settembre 2011

Il metodo speciale per la consultazione dell'Yi King


Nella Cina antica, la consultazione dell'YI KING avveniva tramite l'utilizzo di gusci di tartaruga o steli di achillea, una pianta considerata sacra. Al giorno d'oggi, invece, si utilizzano semplici monete, i nostri euro oppure qualsiasi moneta che abbia due faccie diverse. Il metodo classico che troverete riportato su quasi tutte le versioni in vendita in libreria comporta l'utilizzo di tre monete. Io invece utilizzo, e consiglio vivamente, un metodo diverso che ho trovato nel corso delle mie ricerche, il quale comporta l'utilizzo di solo due monete. Cercherò di spiegare questo metodo, che è un po' più complicato di quello classico, ma più fedele alla tradizione in quanto dal punto di vista del calcolo delle probabilità si avvicina di più al metodo degli steli di achillea. Se avete problemi per capirlo o per tenerlo a mente, potrete chiedere aiuto a me o a chiunque altro padroneggi questo metodo, oppure addirittura potete delegare la consultazione, visto che non è indispensabile far tutto da soli.

  1. Prendete due monete, possibilmente identiche per non creare confusione, e tenete in mente che al lato “testa” è assegnato il valore “3”, al lato “croce” è assegnato il valore “2”. Per chi non lo sapesse, il lato testa è quello con la figura, il lato croce è quello con il valore (in euro).

  2. Lo scopo del lancio delle monete è quello di disegnare un esagramma, cioè una successione verticale di sei linee. Le linee possono essere di quattro tipi ed ad ogni tipo di linea è assegnato un valore:

    • linea spezzata mutante --- x --- di valore “6”

    • linea continua normale --------- di valore “7”

    • linea spezzata normale --- --- di valore “8”

    • linea continua mutante ----o---- di valore “9”

  1. Disegnate il vostro esagramma dalla prima alla sesta linea, dal basso verso l'alto. Per disegnare ciascuna linea occorre lanciare le monete due volte (come si fa con i dadi).

  2. Nel primo lancio si prende il valore più alto ottenuto. Se ad esempio avete ottenuto “2” e “3”, prendete 3.

    Nel secondo lancio si prende l'addizione dei due valori. Se ad esempio avete ottenuto “3” e “3”, prendete 6.

  3. Per ottenere la linea dell'esagramma fate l'addizione tra il valore del primo e del secondo lancio. Nello stesso esempio, 3 + 6 = 9, avete ottenuto cioè una linea continua mutante.

    Disegnate la linea ottenuta.

  4. Procedete in egual modo per disegnare tutte le altre linee del vostro esagramma. In totale, quindi, effettuerete 12 lanci di monete (due lanci per sei volte).


Una volta disegnato il vostro esagramma bisognerà fare alcune distinzioni, si presentano infatti diverse possibilità:

  1. L'esagramma non contiene alcuna linea mutante. E' il caso più semplice: il responso da leggere è quello riferito all'esagramma. Ogni esagramma viene identificato con un numero. Per sapere questo numero utilizzate la tabella che troverete in tutte le versioni dell'YI KING.

    Come questa http://www.erbasacra.com/immagini/ching9.gif

    Tenendo presente che l'esagramma è costituito da due trigrammi, quello inferiore e quello superiore, trovate la giusta corrispondenza nella tabella. I trigrammi a sinistra corrispondono sempre ai trigrammi inferiori, i trigrammi in alto corrispondono sempre ai trigrammi superiori. Ad esempio, l'esagramma:

    ---------

    ---- ----

    ---------

    ---------

    ---------

    ---- ----

    è il numero 50. Il responso della vostra consultazione sarà quello dell'esagramma 50.

  2. L'esagramma contiene una o più linee mutanti. E' il caso più comune, ma richiede di effettuare dei calcoli per sapere quel è il responso da leggere. Occorre applicare un metodo particolare, chiamato “scarto 55”.

    - addizionare i sei valori delle sei linee dell'esagramma ottenuto. Ad esempio 8+8+6+7+8+9=46

    - calcolare la differenza tra 55 (numero fisso) ed il numero ottenuto dall'addizione. Ad esempio 55-46=9

    - contare questo numero ottenuto, a cominciare dal basso verso l'alto, sull'esagramma ottenuto, e vedere se cade su una linea mutante o no.

    Con un esempio tutto sarà molto più chiaro: supponiamo di aver ottenuto l'esagramma

    ----o---- <-------

    ----------

    ----------

    ----o----

    ---- ----

    ---- ----

    addizioniamo tutti i valori 8+8+9+7+7+9=48

    calcoliamo lo “scarto 55” 55-48=7

    contiamo il numero ottenuto 7 dal basso verso l'alto, sull'esagramma ottenuto. Una volta arrivati in alto 1-2-3-4-5-6 si ridiscende verso il basso 7-8-9-10-11-12. Nel nostro esempio il numero 7 cade sulla sesta linea, quella in alto in cima a tutte. Cade quindi su una linea mutante. In questo caso il responso della nostra consultazione è quello della sesta linea del nostro esagramma. Il numero dell'esagramma si deduce nello stesso modo indicato precedentemente, considerando però le linee continue mutanti ----o---- come linee continue normali --------, e le linee spezzate mutanti --- x --- come linee spezzate normali --- ---. Nel nostro esempio l'esagramma è il 33, quindi il responso della nostra consultazione sarà quello della sesta linea dell'esagramma 33.

  3. Il numero calcolato con lo “scarto 55” cade su una linea normale, cioè non mutante. Occorre anche qui fare delle distinzioni:

    - caso in cui nell'esagramma ci sono 1 o 2 linee mutanti. Bisogna semplicemente dedurre il numero dell'esagramma, sempre con l'apposita tabella, considerando anche in questo caso le linee mutanti come se fossero normali. Ed il responso è quello di questo esagramma.

    - caso in cui nell'esagramma ci sono 4 o 5 o 6 linee mutanti. Occorre trasformare questo esagramma, chiamato esagramma “d'origine”, in esagramma “trasformato”. Per far ciò basta cambiare le linee continue mutanti in linee spezzate normali, e le linee spezzate mutanti in linee continue normali. Dedurre poi il numero dell'esagramma “trasformato” utilizzando la solita tabella.

    Esempio, se ho ottenuto l'esagramma

    ----------

    ----o----

    ---- ----

    ----o----

    --- x ---

    ----o----

    lo “scarto 55” cade sulla sesta linea, cioè su una linea non mutante. L'esagramma “d'origine” è il 37. L'esagramma “trasformato” è

    -------

    --- ---

    --- ---

    --- ---

    -------

    --- ---

    cioè l'esagramma 4. Il responso della consultazione sarà quello dell'esagramma 4.

    - caso in cui nell'esagramma ci sono 3 linee mutanti. Esattamente come sopra, si calcola l'esagramma “trasformato”, ma in questo caso il responso è sia quello dell'esagramma 37 sia quello dell'esagramma 4, bisogna cioè leggerli tutti e due.

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